Cresce l’attesa per la “richiesta ai giochi” da parte della manovra 2017

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Che il mondo del gioco d’azzardo lecito e quello dei casino online autorizzati “debba stare sempre in attesa spasmodica” ormai sembra essere un dato di fatto. E che sopratutto in questi giorni, dove il Consiglio dei Ministri ha sciolto i vari nodi sulla manovra 2017… ma non quelli sui giochi, è altrettanto un altro dato di fatto. Ed anche un dato di fatto scottante visto che l’attesa sui “dictat” della manovra finanziaria è, come forse già detto, una sorta di “spada di Damocle” sul capo di tutti gli operatori di questo settore.

Troppi quattrini sono in ballo in questa manovra per far sì che il gioco stia tranquillo, posto che lo stesso sa perfettamente che se “manca qualcosa all’Esecutivo” la direzione che si intraprende è sempre la strada del gioco lecito!
Quindi, considerando che il Governo dovrà “ricercare circa 13,5 miliardi di euro attraverso l’operazione delle cartelle esattoriali, spending review, dismissioni, concessioni Tlc… non si sa se il gioco deve cominciare a mettersi le mani nei capelli od “abbozzare”, sperando quest’anno di non essere “torturato” come è successo negli anni precedenti. Certamente, la speranza è l’ultima a morire ma, purtroppo, l’esperienza insegna.

Metà della finanziaria, che complessivamente si aggira attorno ai 27 miliardi di euro, dovrà trovare copertura da questi settori: ufficialmente il gioco è in questo momento immune ed è proprio per questo che l’attesa cresce.
Come sempre, la manovra finanziaria è circondata da qualche incognita: per esempio il ricorso al maggior deficit per il quale però il giudizio di Bruxelles non si annovera tra le speranze dell’Esecutivo, a cui si aggiunge qualche dubbio sulle misure previste come per esempio riguardo alla “voluntary disclosure bis” che il Governo sbandiera tanto, oppure come il pacchetto previdenza da sette miliardi.

Ma, come sempre, le maggiori perplessità ruotano attorno al comparto dei giochi e si teme che proprio perché questo “tema” non è stato ancora toccato… le conseguenze saranno “peggiori”. Nè il nostro premier né il Ministro dell’Economia Padoan, nella conferenza stampa ne hanno parlato ed a suscitare e “rintuzzare” i dubbi degli operatori del gioco sono proprio i numeri esposti.
In effetti, tenendo conto che le gare per il rinnovo delle concessioni dei casino con bonus erano già state contabilizzate nel 2016 e, quindi, chiaramente non possono essere inserite nel bilancio per il 2017, “qualcosa”, in moneta, mancherà: ma sopratutto bisognerà prestare attenzione alle indiscrezioni che nei giorni scorsi erano trapelate relativamente al fatto che il Governo avrà l’obbiettivo di recuperare i 160 milioni di euro della “vecchia Legge di Stabilità 2015. In più, e non ce ne sarebbe proprio necessità, il problema, anzi il nodo principale, rimane la partita con Bruxelles, partita tutt’altro che semplicistica.
Nell’illustrare i contenuti della manovra, il Premier Renzi ed il Ministro Padoan hanno reso ufficiale che l’asticella del deficit 2017 viene posta a quota 2,3% ed hanno anche ribadito che considerano le spese riconducibili a fronteggiare l’emergenza migranti -0,2 punti di Pil- fuori dal patto di stabilità europeo. Si aspetta, così, che la Commissione Europea riceva da Roma il documento programmatico di bilancio per decidere: mentre al mondo-gioco non resta che sperare che i “conti tornino così come sono” per evitare le solite “sgradite sorprese”. Chissà…

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