Studenti italiani, ancora troppi sprovvisti di pc e tablet
“Facile” prevedere la didattica online, le lezioni in videoconferenza, come anche gli esami e le interrogazioni: gli insegnanti da un lato dello schermo, gli studenti dall’altra, uniti dalla rete in una situazione in cui la presenza dal vivo non è possibile.
Ma nella realtà niente è affatto facile: spicca infatti sovente la mancanza di preparazione “tecnologica” di molti insegnanti, ma anche proprio la mancanza di strumenti tecnologici adatti da parte di tanti, troppi studenti.
A certificarlo è l’Istat nella ricerca “Spazi in casa e disponibilità di computer per bambini e ragazzi”.
Secondo il report, nel Mezzogiorno la percentuale di famiglie senza computer supera il 41%, con Calabria e Sicilia in testa (rispettivamente 46% e 44,4%), mentre è di circa il 30% nelle altre aree del Paese.
Nelle regioni del Nord, invece, la proporzione di famiglie con almeno un computer in casa è maggiore. In particolare a Trento, Bolzano e in Lombardia oltre il 70% delle famiglie possiede un pc, e la quota supera il 70% anche nel Lazio. Nel Nord, inoltre, la quota di famiglie in cui tutti i componenti hanno un pc sale al 26,3%.
Rispetto alla dimensione del comune, la percentuale più alta di famiglie senza computer si osserva nei comuni di piccole dimensioni (39,9% in quelli fino a 2.000 abitanti), la più bassa nelle aree metropolitane (28,5%).
Per di più, oltre un quarto degli italiani vive in condizioni di sovraffollamento abitativo e la quota sale al 41,9% per i minori.
L’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 ha quindi messo in evidenza la necessità di avere a casa spazi sufficienti per chi ci vive e una strumentazione informatica adeguata per consentire agli studenti la possibilità di seguire le lezioni a distanza.
Dati veramente sconcertanti, speriamo che almeno ora, superata questa grande crisi, ne usciremo con una maggiore alfabetizzazione tecnologica.