Libra diventa Lira, Facebook deve far fronte a nuovi addii
Per i pochi che non l’avessero ancora sentita nominare, Lira è la criptovaluta a cui Facebook sta lavorando alacremente e che ha intenzione di lanciare nel giro di qualche mese.
Una moneta elettronica che, secondo i piani, dovrebbe poter essere utilizzata su tutte le piattaforme di proprietà del social blu, ma che sta creando non pochi imbarazzi agli istituti centrali, sia europei che americani.
In un primo momento il progetto era stato abbracciato con entusiasmo da numerosi colossi, ma appena le banche centrali hanno espresso le prime perplessità, sono iniziati i primi ritiri.
I primo a fare un passo indietro è stato PayPal, ma ora i ritiri si moltiplicano: le società di carte di credito Mastercard e Visa, il sito di e-commerce eBay e il sistema di pagamento elettronico Stripe si sono tirati fuori dalla Libra Association, l’organizzazione che avrà il compito di gestire Libra.
Visa, ad esempio, ha annunciato di “aver deciso di non aderire alla Libra Association, momentaneamente. Continueremo a monitorare la situazione e la nostra decisione finale sarà determinata da una serie di fattori, tra cui la capacità dell’Associazione di soddisfare pienamente le normative”.
“Rispettiamo la visione della Libra Association. Ebay ha però deciso di non voler andare avanti come membro fondatore. Al momento siamo concentrati a gestire l’esperienza dei nostri clienti sui pagamenti” ha affermato invece un portavoce di Ebay.
Questi dietrofront rischiano di compromettere pesantemente l’intero progetto?