IFA Berlin 2016, quando la casa è davvero smart
Alla IFA Berlin 2016, la Fiera Internazionale di Elettronica, si è visto davvero di tutto anche come le case, grazie alla tecnologia, possono diventare davvero smart.
In ogni casa, oggi, la tecnologia la fa da padrona. Le novità presentate alla Fiera di Berlino di quest’anno, fanno diventare obsoleta anche la domotica che appariva così avveniristica solo qualche anno fa.
Harriet Green, Global Head di Ibm Watson IoT, ha detto: “Milioni di sensori forniscono oggi occhi e orecchie ad apparecchiature e dispositivi, aumentando la loro intelligenza integrata e consentendo loro di interagire con noi in modo più efficace”.
E mai parole furono più vere. E così le telecamere di sicurezza e i rilevatori di movimento, grazie ai software combinati con le capacità di cognitive computing di Watson, diventano più intelligenti.
Le stesse capacità di cognitive computing ha fatto nascere dispositivi indossabili destinati al monitoraggio non invasivo delle persone anziane e malate a domicilio.
Il fenomeno della smart home non lascia indifferente l’italiana Candy il cui Ceo, Beppe Fumagalli, è convinto che “L’elettrodomestico diventa smart perché è connesso con la persona, con l’ambiente in cui opera e con l’intero ecosistema.
La sua intelligenza sta nel poter dialogare con un device remoto, lo smartphone per esempio, ma anche con il dealer o il tecnico che deve assicurare l’assistenza”.
E così: “Tutte le lavatrici che venderemo nell’ultima parte del 2016 – continua Fumagalli – saranno dotate di connettività WI-FI e Nfc, perché crediamo nel fatto che migliorare l’esperienza d’uso e rendere di massa il prodotto intelligente sia il presupposto necessario per sviluppare una nuova domanda di servizi”.
Inoltre, sempre per il CEO di Candy: “L’app mobile disintermedia le difficoltà del sistema che controlla i vari apparecchi e supera i limiti delle soluzioni di domotica di qualche anno fa. Dobbiamo comunque considerare che questi sono i primi passi per rendere completamente digitale un mondo che è sempre stato analogico”.