Torino, sold out negli alberghi per il ponte di novembre

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Torino sold out negli alberghi per il ponte di novembre

A Torino per il ponte di Novembre in quasi tutti gli alberghi è sold out.

Chi lo dice che Novembre è un mese morto, facili ironie a parte? C’è un popolo di vacanzieri, e non solo, che preferisce muoversi quando gli altri restano fermi; che preferisce vivere quando gli altri stanno in casa a non vivere, che non ama la calca e la confusione, che predilige la natura di là del caldo del mare e del freddo della neve delle montagne.

È un popolo in continua ascesa, che parte a maggio-giugno, e ancora a ottobre-novembre. Perché ha scoperto che molti aspetti belli della vita, dell’esistenza, risiedono nelle stagioni intermedie, quelle neglette e a volte boicottate. Ma è proprio in questi mesi che si possono vivere gli aspetti più belli che ci offre la natura con i suoi paesaggi, ad esempio.

In questi periodi, se piove o fa troppo freddo, abbiamo a disposizione una caterva di alternative: basta cercarle; basta volerle cercare. I cinema, i teatri, i musei, le manifestazioni, la buona cucina, il lago in autunno, il mare d’inverno. Certo, la nostra condizione non deve essere passiva, non dobbiamo trascinarci a fatica in certi luoghi. Li dobbiamo vivere con entusiasmo, e soprattutto capire prima.

Perciò la cosa più importante da fare, ad esempio a novembre, è informarsi bene, su internet, sui giornali, attraverso la radio o la televisione, per capire dove c’è il meglio, anche solamente quali sono le cose interessanti da vedere e da godersi in santa pace, con umiltà ma anche con passione. E allora, se decidiamo di spostarci in un’altra città in autunno, a novembre facciamoci un buon programma di viaggio; con tutta probabilità non resteremo delusi.

In fondo basta avere un po’ di buona volontà e di entusiasmo. Senza contare che, fuori stagione, i prezzi sono certamente molto più favorevoli ovunque decidiamo di andare. E se il nostro portafoglio ne beneficia in maniera sensibile, non è male. A Torino, per esempio, i dati dicono che per il ponte di novembre c’è quasi il tutto esaurito negli alberghi, la qual cosa è un dato estremamente positivo, vista la crisi che c’è in giro e le scarse prospettive, almeno nell’immediato futuro.

È una sorta di riscossa, di riscatto del turismo autunnale e novembrino. Nel rapporto Rota la città di Torino viene dipinta come realtà sofferente nel terziario, specialmente per quanto riguarda l’offerta turistica; ma la città reagisce con una previsione di weekend sold out per il ponte del primo novembre.

Fabio Borio, Presidente di Federalberghi, intervistato da “La Stampa”, ci tiene a sottolineare: “Capita, ma in genere a ridosso della data, questa volta invece siamo già pieni da qualche tempo. Qual è la ragione? Probabilmente proprio gli eventi previsti, di rilievo internazionale, come Artissima, prevista dal 3 al 5 novembre. Ma probabilmente, a consentire il sold out è anche lo scarso numero di posti letto, i quali a Torino notoriamente sono deficitari”.

Il capoluogo piemontese è la sesta città italiana per offerta ricettiva, ma non è tutto oro ciò che luccica. Luca Staricco, uno degli autori del rapporto, infatti, lamenta che negli ultimi venti anni i posti sono aumentati solo del 50% a fronte di un incremento di presenze di circa il 150%. Dal canto suo, Alberto Sacco, Assessore al Commercio, osserva: I numeri del rapporto non si contestano, ma nei primi 15 giorni di ottobre c’è stato un 5% in più di turisti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un tasso di occupazione delle strutture superiore all’80%. Fondamentale è però riaprire il Centro Congressi, dal momento che il peso di Torino nel settore fieristico è ancora limitato per mancanza di spazi adeguati.

Torino, quindi, si risveglia a novembre, mentre altri si addormentano. Ma speriamo sia così anche in altre parti d’Italia.

foto@MaxPixel

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