Cuffie Aftershokz Sportz 3 a conduzione ossea
Cuffie Aftershokz Sportz 3 a conduzione ossea,
Il nome è davvero brutto, sa tanto di lezione di anatomia. Ma tutto sommato ci passiamo tranquillamente sopra, specialmente se intendiamo badare ai contenuti.
Una delle preoccupazioni principali per chi intende ascoltare musica e contemporaneamente fare sport, è quella di non isolarsi completamente dall’ambiente circostante.
Questo potrebbe essere molto pericoloso. Se facciamo jogging in zone dove passano macchine e comunque insistono altri pericoli, è sempre bene utilizzare dei device che ci isolino il meno possibile dall’ambiente esterno.
Così come è importante non alzare mai il volume oltre misura: oltre al fatto dell’isolamento, alla lunga il nostro udito potrebbe risentirne negativamente. Vengono sempre in mente quei casi, in realtà divenuti abbastanza frequenti, di ragazzi che attraversano le rotaie del treno ascoltando musica e facendo una fine tragica.
Per cui, oltre all’estetica delle cuffie, alla loro leggerezza, alla loro versatilità e alle loro performance acustiche generali, bisognerà prestare attenzione anche allo sviluppo di nuove interessanti tecnologie, come la trasmissione del suono attraverso la conduzione ossea.
Cosa succede in questi casi? Dove vengono posizionati gli auricolari? Questi non vanno inseriti nel padiglione auricolare, ma vanno semplicemente appoggiati fra l’orecchio e la tempia.
La tecnologia in verità non è del tutto innovativa, dal momento che è in circolazione già da qualche anno, tuttavia è molto efficace e già sufficientemente sperimentata.
Appoggiando gli auricolari sostanzialmente all’esterno dell’orecchio, si lascia la possibilità a ogni altro suon di passare, cosicché la musica o una qualsiasi altra fonte sonora, diventano solo un gradevole accompagnamento alla nostra attività fisica.
Nel contempo avremo una qualità del suono sufficientemente buona. La controindicazione è che il suono, non penetrando direttamente all’interno dell’orecchio, ma essendo, per così dire, riflesso dalle vibrazione delle ossa e ossicine interessate, non avrà una gamma di frequenza altissima, cioè sarà abbastanza carente di suoni bassi e alti.
Ma tutto sommato questo non ci limita più di tanto. In fondo, se vogliamo un ascolto in alta fedeltà, ce ne andiamo a casa e attiviamo il nostro splendido impianto stereo.
Niente di particolare per quanto attiene al design di queste Aftershokz Sportz 3. L’archetto è piuttosto classico e si appoggerà delicatamente sul collo. Il tutto risulta essere molto leggero e per niente ingombrante, oltre ad essere decisamente ergonomico.
In corrispondenza del cavetto di connessione c’è l’usuale scatoletta di comando, sulla quale c’è la clip di fissaggio agli indumenti. Poi troviamo il potenziometro per il volume, il tasto per l’accensione e un led di notifica. Anche se le cuffie non sono wireless, vanno comunque ricaricate.
Come dicevamo, la qualità del suono non è eccelsa, e non potrebbe essere diversamente considerando la tecnologia impiegata; tuttavia alla lunga, l’esperienza di correre ascoltando al contempo musica e, sempre contemporaneamente, continuare a udire i suoni provenienti dall’esterno, diviene gradevole e in qualche misura anche originale.
Circa il costo siamo poi a livelli decisamente interessanti: su Amazon possiamo trovare questo device alla modica cifra di 26,90 euro.
Queste cuffie sono disponibili solo nel colore nero e in una sola taglia universale, che comunque dovrebbe andar bene nella stragrande maggioranza dei casi. In definitiva un buon prodotto e un buon prezzo.
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