46P/Wirtanen, la cometa di Natale è vicina

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46P Wirtanen la cometa di Natale vicina

46P/Wirtanen, la cometa di Natale, si avvicina sempre più alla Terra: ecco il primo scatto.

E così a Natale arriva la cometa. A dire la verità arriva un po’ prima, ma diciamo che dalla seconda metà di dicembre sarà visibile in maniera ottimale anche dalle nostre latitudini. La cometa si chiama 46P/Wirtanen, dal nome del suo scopritore.

Carl Alvar Wirtanen, nato a Kenosha in Wisconsin nel 1910 e morto a Santa Cruz nel 1990, ha lavorato presso il famoso Lick Observatory. Oltre alla cometa periodica 46P, l’astronomo ha scoperto ben otto asteroidi, fra cui tre appartenenti al gruppo degli asteroidi Apollo: 1685 Toro, 1863 Antonous e 1950 DA.

Per la sua attività, gli è stato dedicato un asteroide, 2044 Wirt. Ma sia gli asteroidi sia le comete hanno nomi anche di astrofili, vale a dire di appassionati delle scienze astronomiche che per diletto, ma anche sovente con molta professionalità, scrutano il cielo e fanno delle meravigliose riprese.

Fra essi c’è il famoso cometologo italiano Rolando Ligustri, primo italiano che è riuscito a riprendere la cometa Wirtanen stessa. Verso la fine del mese di novembre la cometa sarà visibile, ancorché ancora bassa sull’orizzonte, alle nostre latitudini, probabilmente anche a occhio nudo, raggiungendo probabilmente la magnitudine sesta, vale a dire il limite della visibilità per un essere umano.

Dice il cometologo Ligustri intervistato dall’Ansa, a proposito dell’oggetto celeste, dopo averlo fotografato con un telescopio robotico sito in Australia: Per osservarla ho dovuto usare un telescopio dell’emisfero australe, perché la cometa è quasi invisibile al momento per essere fotografata dall’emisfero Nord. Si trova nella costellazione della Fornace. Il prossimo 16 dicembre raggiungerà il suo perielio, cioè il punto più vicino al Sole, prendendosi a tutti gli effetti l’appellativo di cometa di Natale.

Basterà un piccolo binocolo per osservare 46P/Wirtanen, perché si suppone che la cometa avrà una chioma di quasi 1 grado, apparirà cioè grande 2 volte la Luna. La cometa è abbastanza piccola quanto a nucleo, che non dovrebbe superare di molto il chilometro di diametro; tuttavia la stessa si avvicinerà molto alla Terra. Dal 17 novembre in poi sarà possibile vederla anche dall’Italia, secondo la latitudine dove ci troviamo.

La cometa Wirtanen era stata addirittura scelta anni fa come prima cometa da visitare con una navicella spaziale attraverso la missione Rosetta, organizzata dall’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea. Tuttavia il lancio fallì nel 2002 e l’Agenzia Spaziale fu costretta a cambiare programma, individuando un’altra cometa per l’atterraggio della navicella, la 67P, Churyumov-Gerasimenko. Quest’ultima fu raggiunta con successo nel 2014, senza che vi fossero altri ritardi.

Come noto, le comete sono dei pezzi di roccia e ghiaccio che vagano per il cosmo. Molte di queste tendono a disegnare orbite ellittiche o iperboliche, avendo il Sole come riferimento. Passano intorno al Sole e si allontanano di nuovo verso lo spazio profondo. Prima di arrivare dalle parti della nostra stella di riferimento, passano a distanza ravvicinata dalla Terra, e quelli sono i momenti più adatti per osservarle.

Quando si avvicinano al Sole, tendono a perdere prevalentemente le loro parti ghiacciate e i detriti che lasciano, formano una vera e propria coda che può essere più o meno spettacolare a seconda della cometa. Quando questi detriti, nel loro viaggio spaziale, intersecano l’orbita della Terra, abbiamo il fenomeno degli sciami meteorici, il meraviglioso, spettacolo, ad esempio, che osserviamo a metà agosto nella cosiddetta Notte di San Lorenzo.

Stavolta la cometa Wirtanen comunque passerà così vicina al nostro pianeta che la sua chioma, cioè la parte a luminosità più diffusa che circonda il nucleo, sarà enorme, e quindi ancora più individuabile con facilità. Già si preparano binocoli e telescopi per le osservazioni. I più fortunati che avranno a disposizione cieli bui, lontano dalle luci cittadine, potranno provare a osservarla addirittura a occhio nudo. Uno spettacolo davvero da non mancare.

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