Poste Italiane è finita nel mirino dell’Antitrust

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Poste Italiane finita nel mirino Antitrust

Quante volte, negli ultimi mesi, vi siete ritrovati, nella cassetta della posta, un avviso di giacenza lasciato dal vostro postino, eppure eravate in casa e non avete sentito suonare alla porta o abbaiare il cane?

Se la risposta è spesso, sappiate che non state diventando sordi ma siete in ottima compagnia, tanto che l’Antitrust ha deciso di vederci chiaro.

Nello specifico, l’Antitrust ha avviato infatti un’istruttoria nei confronti di Poste per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell’ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate.

La pratica in questione riguarda  la violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo:

l’ipotesi è che il cliente/mittente che decida di rivolgersi alla società di spedizioni per inviare una raccomandata, “possa essere ingannevolmente indotto ad acquistare un servizio pubblicizzato da claim che ne enfatizzano determinate caratteristiche che, nella sua concreta erogazione non vengono, poi, rispettate”.

“Si assume, del resto, quanto al tentativo di recapito della corrispondenza, che l’avviso di giacenza del plico raccomandato verrebbe spesso depositato nella cassetta postale del destinatario dell’invio senza previo accertamento della presenza o meno del medesimo al proprio domicilio”, prosegue la nota dell’Antitrust.

“Costringendo quindi il destinatario che voglia entrare in possesso del plico ad esperire procedure alternative previste da Poste, con uno slittamento dei tempi di consegna ed un dispendio di tempo ed energie che non sarebbe necessario qualora il tentativo di consegna venisse realmente effettuato”, si legge ancora nella nota.

foto@Wikimedia

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