Microsoft e Linux Foundation: un abbraccio storico
Un abbraccio storico: Microsoft entra ufficialmente nella Linux Foundation.
“Linux è un cancro che si attacca, nel senso della proprietà intellettuale, a tutto ciò che tocca”, questo aveva detto il CEO di Microsoft Steve Ballmer nel 2001 in occasione del lancio di Office XP.
All’epoca nessuno avrebbe potuto mai immaginare, anche nelle più rosse previsioni, che a distanza di 15 anni i due colossi avrebbero deciso di collaborare.
Certo, è molto probabile che se non fosse cambiato il capitano, oggi alla guida di Linux c’è Satya Nadella, probabilmente la casa di Redmond non avrebbe mai cambiato opinione sull’organizzazione che sostiene lo sviluppo delle piattaforme open source.
Grazie alla direzione del nuovo CEO, Microsoft si è avvicinata già da qualche tempo all’open collaborando costantemente con Github.
Ars Technica, infatti, sottolinea che Microsoft sta contribuendo allo sviluppo di Linux da diversi anni. Perciò per Jim Zemlin, direttore esecutivo della Linux Foundation, l’adesione del colosso di Redmond alla fondazione è stata una naturale conseguenza.
Microsoft, da quando si è aperta all’open ha portato SQL Server su Linux ed è in partnership con Canonical nel portare Ubuntu all’interno di Windows 10.
Microsoft, dunque, si apre al futuro abbracciando ufficialmente il mondo open source.
Una scelta che apre possibilità molto interessanti nello sviluppo di soluzioni innovative che un giorno potranno arrivare nelle mani degli sviluppatori e poi degli utenti.
Niente più competizione, dunque, tra quella che fino a poco tempo fa era considerata la piattaforma closed source per eccellenza, e le open source.
Per Microsoft la necessità di abbracciare l’open source sancisce il riconoscimento di due realtà che già da parecchio tempo non si trovano più su fronti opposti.
Oggi la collaborazione tra le due tipologie di piattaforme è sempre più stretta, e questo è a tutto vantaggio degli utenti.