Marte, confermato Jezero era un antico lago
Le immagini del rover Perseverance su Marte, hanno confermato che il cratere Jezero era in realtà un antico lago.
Le immagini scattate dal rover marziano Perseverance ne sono finalmente una prova inconfutabile, il cratere Jezero è davvero un lago antico.
Quello che oggi è un gigantesco pozzo secco eroso dal vento era un tempo, circa 3,7 miliardi di anni fa, un tranquillo lago alimentato da un piccolo fiume.
A quel tempo, è quindi probabile che forme di vita fossero presenti in questo stesso lago o altrove sul Pianeta Rosso.
Una nuova analisi, condotta da un team internazionale di ricercatori, basata su immagini delle rocce affioranti all’interno del cratere ha permesso di giungere a questa conclusione.
I satelliti avevano precedentemente dimostrato che questo affioramento assomigliava ai delta fluviali terrestri, dove si depositano strati di sedimenti a forma di ventaglio.
Le immagini rivelano anche che il cratere ha subito inondazioni improvvise.
Queste inondazioni sono state abbastanza forti da spazzare grandi massi decine di chilometri a monte e depositarli nel letto del lago, dove oggi si trovano le rocce massicce.
I risultati dello studio sono stati pubblicati il 7 ottobre sulla rivista Science.
Jezero è ancora avvolto dal mistero
Dopo un esame più attento delle immagini dell’affioramento principale, i ricercatori hanno notato che grandi massi e ciottoli erano incastonati negli strati più giovani e più alti del delta.
Alcuni blocchi erano larghi fino a un metro e il loro peso era stimato in diverse tonnellate.
Il team ha concluso che queste enormi rocce devono aver avuto origine al di fuori del cratere e probabilmente facevano parte del substrato roccioso situato sul bordo del cratere o più di 60 km a monte.
Sulla base della loro posizione e delle dimensioni attuali, il team ritiene che le rocce siano state trasportate a valle e nel letto del lago da un’inondazione improvvisa che ha raggiunto i 9 metri al secondo e ha spostato fino a 3.000 metri cubi di acqua al secondo.
“Sono necessarie condizioni di piena molto drastiche per trasportare massi così grandi e pesanti“, spiegano gli autori dello studio.
“Questo è qualcosa di speciale, che potrebbe indicare un cambiamento fondamentale nell’idrologia locale o forse nel clima regionale su Marte“.
Poiché le enormi rocce si trovano negli strati superiori del delta, rappresentano il materiale depositato più di recente. I massi poggiano su strati di sedimenti più antichi e molto più fini.
Secondo i ricercatori, questa stratificazione indica che per gran parte della sua esistenza, l’antico lago è stato riempito da un fiume a flusso lento.
I sedimenti fini e forse il materiale organico, sono andati alla deriva lungo il fiume e si sono depositati in un delta graduale e inclinato.
Tuttavia, il cratere ha successivamente subito inondazioni improvvise che hanno depositato grandi massi sul delta. Dopo che il lago si è prosciugato, il vento ha eroso il paesaggio per miliardi di anni, lasciando il cratere che vediamo oggi.
fonte@Science
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