Huawei Mate 9, l’highlander degli smartphone

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Huawei Mate 9 sfuggirà alle logiche dell’invecchiamento: nasce una generazione highlander degli smartphone.

I possessori di smartphone, soprattutto Androide, anno bene che il loro indispensabile dispositivo invecchia alla velocità della luce.

Dopo circa 18 mesi è già logoro. E questo non solo perché si rovina l’hardware ma perché si riempie di tutto: applicazioni di ogni genere, foto, video e altri dati a iosa.

Tutto questo “zippare”, a lungo andare, affatica e fa arrancare qualsiasi device. Qualsiasi altro device ma non il Mate 9 di Huawei.

Questo smartphone, infatti, saprà gestire in modo intelligente le risorse del sistema in modo da mantenerlo sempre in forma smagliante.

Alla Huawei hanno scoperto l’elisir di lunga vita per gli smartphone? Quasi. Il produttore cinese ha studiato un algoritmo capace di mantenere un livello pressoché costante di performance nel tempo.

Ma il sensazionale non è finito qui, perché la notizia bomba è un’altra: la lunga vita allo smartphone è assicurata a prescindere, ossia senza alcun intervento di manutenzione.

Il prodigioso algoritmo, un software impiantato nel cuore del telefono capace, consente allo smartphone di imparare usi e costumi degli utenti per poi regolare su quanto appreso lo sfruttamento delle risorse chiave, dalla CPU alla RAM, fino alla memoria fisica.

Richard Yu, CEO di Huawei Consumer Business Group, spiega che l’algoritmo bisogna immaginarlo come un solerte vigile urbano chiamato a dirigere il traffico dei dati all’interno dello smartphone. E come tutti i vigili diligenti, il software dà il diritto di precedenza ai transiti più rilevanti.

Risultato? Huawei Mate 9 anche dopo 18 mesi di utilizzo intensivo garantisce un livello di performance superiore dell’80% rispetto a quello di un normale telefonino Android. Un risultato eccellente per il nuovo highlander mobile.

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