Compagnie telefoniche dovranno far partire i rimborsi
La questione della fatturazione a 28 giorni ha tenuto banco per mesi: come ricorderete, gli operatori di telefonia, lo scorso anno, avevano infatti arbitrariamente deciso di fatturare le loro bollette ogni 4 settimane invece che mensilmente.
Una scelta immotivata che aveva scatenato le associazioni dei consumatori, che per fortuna in pochi mesi erano riusciti a far tornare la situazione alla “normalità”.
Ma era iniziata subito un’altra battaglia, quella per i rimborsi, che finora sono stati erogati soltanto a chi ne ha fatto esplicita richiesta.
Ma ora le carte in tavola sono cambiate: i rimborsi da parte delle compagnie telefoniche per la fatturazione a 28 giorni dovranno essere d’ufficio, senza che gli utenti ne facciano richiesta.
A stabilirlo una volta per tutte il Consiglio di Stato pubblicando il testo della sentenza con cui rigetta i ricorsi delle compagnie telefoniche.
Nello specifico, la pronuncia in esame ha rigettato il ricorso di Vodafone nei confronti della delibera Agcom in tema di rimborsi, facendo riferimento non solo alla compagnia soccombente, bensì a tutti gli operatori telefonici.
Nella sentenza i giudici definiscono “eccentrica” e “sleale” la scelta delle compagnie telefoniche di ricorrere alle fatturazioni a 28 giorni. Un meccanismo, ha spiegato il presidente del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi, “che, nei fatti, andava a creare un aumento dei ricavi”.