Il James Webb Telescope cambierà la nostra storia
Il 25 dicembre è stato lanciato il James Webb Telescope, il più grande e avanzato telescopio spaziale mai costruito.
Si prevede che il telescopio farà una serie di scoperte in molte aree. Esplorerà l’Universo con dettagli senza precedenti in tutte le sue lunghezze e larghezze.
Sarà in grado di penetrare in aree e strutture cosmiche che i nostri attuali mezzi tecnici non possono e sarà anche in grado di analizzare le condizioni degli esopianeti e determinare se hanno condizioni favorevoli alla vita.
Gli scienziati sono ottimisti sul fatto che impareremo nuovi elementi sulla nascita e l’evoluzione dell’Universo, sulla formazione di stelle e pianeti, mentre stimano che ci saranno molte altre scoperte che non ci aspettiamo e a cui non abbiamo nemmeno pensato.
Si prevede che il telescopio farà una serie di scoperte in molte aree.
Gli scienziati non vedono l’ora di scoprire la capacità di James Webb di osservare i pianeti e i satelliti del nostro sistema solare che sappiamo o crediamo abbiano oceani sotterranei.
La ricerca dettagliata del telescopio in questi mondi ghiacciati sarà un momento entusiasmante anche per le future missioni.
James Webb osserva a lunghezze d’onda che sono estremamente difficili o impossibili da vedere per i telescopi terrestri.
Sarà anche in grado di effettuare osservazioni di corpi spaziali come gli esopianeti a livello molecolare studiando le molecole che esistono nell’atmosfera terrestre.
Alcune delle molecole che più interessa trovare e studiare con il telescopio sono quelle dell’acqua, dell’anidride carbonica e del metano.
Molti esperti affermano che James Webb trasformerà il campo della ricerca astronomica.
James Webb fornirà nuovi importanti elementi per la composizione dei corpi sia nel nostro sistema solare che in altri mondi.
Rivelerà dettagli su come vengono creati le stelle e i pianeti, che fino ad ora non abbiamo potuto ottenere con i mezzi tecnici a nostra disposizione.
Un’altra importante missione di James Webb è scoprire dati che ci aiuteranno a capire come si formano e poi si evolvono le galassie.
Tutto questo sarà essenzialmente una scienza appena trasformata che contribuirà alla nostra comprensione dell’Universo, della nostra galassia e del nostro sistema solare.
Allo stesso tempo, la presenza ei risultati di James Webb daranno l’impulso alla prossima generazione di telescopi, alle nuove missioni planetarie e all’esplorazione dell’Universo in generale.
Il James Webb sarà situato in un punto a 1,5 milioni di km di distanza dalla Terra, dove le forze gravitazionali del Sole e della Terra sono bilanciate, consentendo al telescopio di rimanere in un’orbita stabile e di avere un campo aperto per osservare l’Universo.
Ci vorranno circa sei mesi dal momento in cui arriverà sul sito per iniziare la ricerca. Il suo specchio è 6,5 volte più grande di quello dell’Hubble.
foto@Flickr