Acquistare uno smartphone? Sì ma usato
Dopo tanti anni in cui si è ripetuto che il mercato fosse saturo, effettivamente negli ultimi mesi le vendite di smartphone sono calate.
Un calo che ha interessato tutti i marchi, compresi i colossi del calibro di Apple e Samsung, e ha una miriade di ragioni, anche se forse a spiccare è il fatto che ormai, tra un modello e quello successivo, non ci sono più quegli stravolgimenti tecnologici che spingono a dire addio precocemente al proprio device mobile.
Ma nelle ultime settimane le vendite sono riprese, anche se è tutto merito degli smartphone usati e riconvertiti.
Secondo la società di analisi Idc, nel 2019 le consegne di smartphone usati sono aumentate del 17,6% rispetto all’anno precedente, per un totale di 206,7 milioni di pezzi (175,8 milioni nel 2018).
E le previsioni sono rosee anche per i prossimi anni: nel 2023 il numero potrebbe essere pari a 332,9 milioni di unità e il giro d’affari nell’ordine dei 67 miliardi di dollari.
La scelta di acquistare uno smartphone usato o ricondizionato nasce dalla volontà di dotarsi di un modello che implementa caratteristiche complete e innovative, senza però che questo avvenga con un esborso economico troppo impegnativo.
Inoltre pesano anche le prospettive per il prossimo futuro: nei prossimi anni avverrà infatti il progressivo passaggio a smartphone compatibili con la tecnologia 5G e si aspetta proprio questo passaggio per sborsare cifre più consistenti.