Apple, i suoi iPhone sono negli Usa uno status symbol

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iphone status symbol

Se uno status symbol è un elemento caratteristico dell’aspetto e del comportamento che tende a mostrare esteriormente che il possessore ha raggiunto un determinato status sociale o un livello di ricchezza personale, nei secoli sono stati estremamente diversi tra loro gli oggetti ostentati per mostrare agli altri i propri consumi di lusso.

Laura Girelli afferma che “è lusso ciò che colloca il soggetto in una schiera di happy few(non tutti se lo possono permettere), il cui esclusivo privilegio è tuttavia reso tale dal desiderio dei molti esclusi…Non si ha lusso dei pochi senza lo sguardo dei molti e senza una condivisione simbolica collettiva del bene di lusso”.

Gli studiosi individuano tra le caratteristiche fondamentali del bene di lusso l’esclusività, l’alta qualità, prezzo elevato, l’offerta in un punto vendita qualificato. E soprattutto deve vincere il brand, il marchio che si esprime attraverso un’immagine omogenea e si realizza con la comunicazione.

Oggigiorno è lo smartphone ad essere un chiaro indicatore dello stato di ricchezza di una persona, almeno negli USA, dove invece nel 1992 bastava usare la senape Gray Poupon Dijon o una pellicola Kodak, mentre nel 2004 il burro Land O’Lakes Regular e la salsa di soia Kikkoman.

Oggi il miglior indicatore di ricchezza è rappresentato dal possesso di un iPhone o di un iPad: a dirlo uno studio pubblicato dagli economisti Marianne Bertrand e Emir Kamenica della University of Chicago, realizzato per il National Bureau of Economic Research.

Nella loro ricerca, Bertrand e Kamenica hanno scoperto che nessun marchio individuale è così rappresentativo di un “reddito elevato” come l’iPhone.

Il documento spiega che c’è una probabilità del 69.1% di dedurre la presenza di un reddito elevato soltanto dal fatto di possedere un iPhone.

L’iPhone, del resto, è un prodotto di lusso in quanto tende ad avere un prezzo più alto rispetto alla concorrenza, a prescindere dalle caratteristiche e dalle funzionalità che offre. Mentre Samsung o Huawei, ad esempio, vendono smartphone di fascia medio-alta e soddisfacenti in tutto e per tutto al prezzo di 200-300 euro, per iPhone si parte da 600 euro per un modello di due anni fa.

Anche possedere un iPad è un buon indicatore di ricchezza, con una percentuale del 66.9%. La percentuale scende al 59.5% quando invece si parla di Android come dispositivo collegato ad un alto reddito del suo proprietario.

I dati sono stati ottenuti attraverso domande sottoposte ad un campione di circa 6.400 persone, con questionari semestrali e interviste dirette. Per la ricerca è stato anche utilizzato un algoritmo machine learning per analizzare i diversi gruppi e per comprendere meglio come fossero cambiate le loro preferenze nel corso del tempo. Il risultato a cui arrivano i ricercatori è quello di affermare che la società americana oggi, e le sue differenze culturali, è abbastanza compatta quando si parla di brand ed esperienze comuni.

Oltre alla ricerca sui marchi preferiti, la ricerca prende in esame anche i programmi TV, i film e le riviste che le famiglie ad alto reddito tendono a leggere, ma in nessun caso come l’avere un iPhone altri atteggiamenti di consumo sono così predittivi di ricchezza e benessere.

Certo, il campione studiato è composto da soli 6.394 individui, questi statisticamente non si può considerare un campione rappresentativo.

Per di più, non è la prima volta che il possesso di un iPhone viene associato a ricchezza e intelligenza, almeno per quanto riguarda gli utenti USA, dove il numero di laureati è in stretta relazione alle vendite di iPhone.

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