Internet, 8 italiani su 10 rinuncerebbero alla privacy per la sicurezza

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8 italiani su 10 rinuncerebbero alla privacy per la sicurezza

La maggioranza degli italiani, ben l’80,1% sarebbe pronta a rinunciare a un po’ di privacy sul web per un più severo controllo online da parte delle forze di polizia. E’ quanto emerso da un’indagine di Eset, società specializzata in soluzioni di sicurezza informatica. Soltanto il restante 19,9% dà un peso maggiore alla libertà, tra cui molti giovani e studenti in cerca di una prima occupazione e utilizzatori più assidui di internet.

Lo studio di Eset ha preso anche in considerazione anche la conoscenza degli internauti sulla navigazione, come le minacce informatiche e il Deep Web, quella parte di internet non indicizzata dai motori di ricerca tradizionali: dalla ricerca si evince che il 17% di utenti internet italiani dichiarano di conoscere il Deep Web, specialmente la popolazione più giovane, dai 18 ai 35 anni, con più elevato titolo di studio e residente nel centro e nel sud Italia, mentre il 26% ha utilizzato o ha sentito parlare di Bitcoin, la moneta virtuale utilizzata.

Secondo il 45% degli intervistati il Deep Web è un luogo utilizzato soprattutto per traffici illeciti , mentre il 18% lo percepisce come spazio di accesso a informazioni e notizie non pubblicate sulla stampa ufficiale, il 14% uno spazio dove è rispettata privacy ed è consentito navigare in totale anonimato e il 16% uno spazio dove potersi sottrarre alla censura.

Molto più conosciute dagli italiani le principali questioni di cybersecurity, come lo spam, riconosciuto dal 79% e il furto di identità, con il 71%, oltre che i malware, 67%, ed infine la problematica dell’adescamento online con il 42%.

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